dal 25 luglio 1961
Appuntamento, sabato 27 aprile, con Antonella Prenner, per una rilettura storica di un’epoca sconvolta da intrighi di corte, passioni, ambizioni.Al centro della narrazione alcune affascinanti figure femminili molto vicine al potere e dal potere influenzate.Di qste donne, la scrittrice,con la sua capacità di cercare sempre le radici umane dei racconti ufficiali, svelerà aspetti emotivi intensi e desideri di vita che sono quelli di tante donne di ogni tempo.
Festa di colori, suoni, sapori…
Domenica 21 gennaio, per la seconda volta al Club Nautico, la Nestor Theater Company, guidata da Kevin Arduini, porta in scena MARIA CALLAS, a 100 anni dalla nascita: racconto allo specchio di vita e arte.
Sabato 28 ottobre, ore 17:30, presso il Club Nautico di Gaeta, presentazione del libro illustrato ENEA A GAETA di Giorgio Anastasio, rivolto ai lettori dai sei anni in su. Il libro offre un interessante e divertente stimolo alla lettura del mito universale e locale di Enea, unitamente alla conoscenza storica del territorio.
LA LUCE BLU: RACCONTO DI UNA COMUNITÀ
Sabato 16 settembre, alle ore 18:30, si terrà, sulla terrazza del Club Nautico Gaeta, la presentazione del libro di Pasquale Di Ciaccio LA LUCE BLU. Racconto di un microcosmo con i suoi vichi, i suoi bassi, il suo mare, le sue colline. E rappresentazione dei profondi sentimenti, che animano, tra gioie e dolori, la gente del luogo, che non rinuncia, tuttavia, ai propri sogni, alle proprie fantasie, ad immaginare ciò che la vita non sempre dà: LA LUCE BLU.
In scena, venerdì 15 settembre, al Club Nautico Gaeta, Max Maglione con il suo Spettacolo di Musica e Cabaret a sostegno della Grande Casa di Peter Pan
Sabato 9 settembre Serata d’Autore al Club Nautico con la chitarra e la voce di Dario Calderone!!
Sempre a cura di Valente / Di Mille / Rata il docufilm ELENA, storia del Borgo di Gaeta, 1^ e 2^ parte, ci terrà compagnia sulla terrazza del Club Nautico, giovedì 29 e sabato 1^ luglio. Percorreremo la storia affascinante, sconosciuta a molti, di un Borgo, fiero della sua autonomia, durata solo 30 anni (1897/1927) e della sua identità conquistata e fortemente difesa, attraverso l’unità di una popolazione, che pur nella diversità delle proprie attività, si riconosce nella sacralità del lavoro, nei riti, nelle funzioni, nelle espressioni socio-linguistiche, nei racconti popolari, abitati da personaggi che si muovono tra realtà e fantasia. Nella condivisione, libera e serena del proprio vissuto.
